Il Forte
Il Forte Sangallo fu costruito tra il 1501 e il 1503 da Antonio da Sangallo su progetto di Giuliano Giamberti, per volere di Cesare Borgia, detto il Valentino. Nelle trabeazioni interne alcuni intravedono la mano del Bramante.
Lo storico Diego Angeli ne attribuisce la paternità all’architetto militare Baccio Pontelli. La fortezza difendeva Nettuno, all’epoca considerata “granaio del Lazio”, dagli attacchi per mare. Si collocava in un ben articolato sistema difensivo, che univa le torri litoranee, dalla rocca di Ostia a Tor San Lorenzo, Torre d’Anzio fino a Torre Astura e così via. La fortezza si regge a dominio del mare su di una struttura quadrangolare di 320 metri quadrati ed è munita di quattro baluardi perfettamente squadrati. Le mura hanno lo spessore di 5 metri. L’altezza varia dai 18 ai 25 metri.
All’interno del forte si innalzava in posizione centrale un possente mastio, ampliato in seguito con nuovi piani per accogliere una guarnigione più numerosa. Dopo i Borgia, sono i Colonna a possedere il forte fino al 1594, quando lo cedono alla Camera Apostolica. Dopo alterne vicende, il castello passa ai principi Borghese nel 1831.
Il 20 luglio 1925, ospita Benito Mussolini per la stipula fra l’Italia e la Jugoslavia della convenzione diretta a regolare le condizioni degli Italiani in Dalmazia. Nel 1931 appartiene al barone Fassini, che vi ospita la regina Maria di Romania e la principessa Ileana.
Oggi l’edificio, di proprietà comunale, è sede del “Museo dello Sbarco Alleato” e dell’Antiquarium, di convegni e mostre d’arte. Uno studio molto accurato è stato pubblicato nel 1990 dall’architetto Cesare Puccillo con il titolo “Nettuno, un polo del sistema difensivo costiero dello Stato Pontificio – La Fortezza dei Borgia”